Siamo nell'autunno del 1990. Salvo Montalbano è un vicecommissario in un paese siciliano di montagna ed è fidanzato con Mery, un’insegnante che lavora a Catania. Salvo le vuole molto bene ma è spesso a disagio quando la ragazza comincia a parlare di matrimonio o di convivenza. Ottiene una promozione e viene trasferito a Vigata, città in cui vive il padre con cui non è in buoni rapporti. Arrivato al suo nuovo commissariato, Montalbano conosce gli agenti con cui lavorerà, compreso Carmine Fazio. La prima indagine del giovane Montalbano riguarda l’omicidio di Casio Alletto, un mezzo delinquente con alcuni precedenti per furto di bestiame. Le accuse ricadono sul pastore Tano Boruso, ma Montalbano capisce subito che il vero colpevole non è lui.
Nella notte di Capodanno del 1991 viene commesso un delitto proprio nell'hotel dove alloggia Montalbano. Oltre a questo, il commissario deve anche rimediare al non aver fatto gli auguri al padre. Sul lavoro conosce intanto il medico legale Pasquano, con cui non riesce ad entrare in confidenza. Nel corso delle indagini sull'omicidio, Montalbano entra in contatto con Pasquale Cirrinciò, un piccolo criminale che è stato sorpreso a rubare in una casa sulla spiaggia di Marinella, proprio l'abitazione che il commissario ha adocchiato da tempo, e dove sogna di andare a vivere; la casa non è abitata, e Salvo riesce ad affittarla, con Adelina, la madre di Cirrinciò, che l'aiuta nelle faccende domestiche. Quando però la fidanzata Mery incomincia a voler fare progetti a lungo termine nella nuova casa, Salvo si tira indietro, e nonostante le voglia molto bene, la lascia.
Per via del rapimento lampo della piccola Laura Belli, il commissario Montalbano conosce Livia, una ragazza di Genova con cui entra subito in sintonia. Ancora scottato dalla rottura con la fidanzata Mery, Montalbano vorrebbe trovare il coraggio di rimettersi in gioco e l'occasione gliela fornisce l'arrivo di Mimì Augello, il nuovo vicecommissario donnaiolo impenitente, che non perde tempo nel tampinare Livia. Nel frattempo, l'ispettore Carmine Fazio ha un malore durante un'operazione e, in questa circostanza, Montalbano fa la conoscenza di suo figlio Giuseppe, un giovane che sta studiando alacremente per divenire anche lui ispettore.
Mentre Montalbano è impegnato nelle indagini sull'omicidio di un usuraio, suo padre trova il coraggio di recarsi in casa sua e cominciare a simpatizzare con Livia. Al rientro, Montalbano è turbato dal vedere la sua fidanzata in atteggiamento amichevole con l'uomo che gli ha rovinato l'infanzia. Dopo essersi rinchiuso per un breve periodo di tempo nel silenzio, decide di svelare a Livia da dove provengono tutti i dissidi col padre raccontandole cosa ha scoperto dopo la morte della madre. Nel frattempo, al commissariato, è arrivato il momento di dare l'addio all'ispettore Carmine Fazio, la cui richiesta di pensionamento è andata a buon fine.
Mentre è impegnato a risolvere contemporaneamente due casi legati all'omicidio di un giovane muratore albanese e alla misteriosa scomparsa della bacheca matrimoniale dal comune, il commissario Montalbano comincia a mostrare a Livia i primi segni del suo carattere scontroso quando sospetta che questa possa tradirlo con Augello. Al commissariato, nel frattempo, ha fatto il suo ingresso il giovane Giuseppe Fazio, che ha preso il posto lasciato vuoto dal padre, rivelandosi sin da subito un ottimo acquisto. Per concludere le sue indagini, Montalbano ha però bisogno anche dell'aiuto di Catarella, chiamato per la prima volta a un pericoloso compito.
Una bizzarra serie di delitti rende inquieto il giovane Montalbano, nell'ultima puntata della serie. Vittime: un cefalo, un pollo e altri animali. Tutti uccisi nelle prime ore del lunedì, con un colpo di pistola in testa. Tutti ritrovati accanto a biglietti con enigmatici messaggi. Montalbano prova a decifrarli. Ma solo una persona può aiutarlo a far luce sul mistero. Si chiama Alcide Maraventano. Vive in una casa piena di libri.
Montalbano e il suo commissariato affrontano il nuovo intricato caso dell’omicidio di Pasqualino Cutufà, un singolare individuo pacifico e innocuo, che, da quando aveva smesso di lavorare a causa di un incidente in un cantiere, perdendovi una gamba, aveva come principale occupazione quella di partecipare a tutti i funerali di Vigata. Il delitto si intreccia con la scomparsa di Giovanna Bonocore, moglie di Ernesto Guarraci, ex imprenditore edile e proprietario del cantiere presso il quale Pasqualino aveva avuto l’incidente. Davvero nessuno può minimamente ipotizzare chi possa aver avuto il motivo di uccidere un uomo considerato con affetto e comprensione da tutti, tranne forse da chi non vorrà essere accompagnato. Intanto Livia è a Vigata ma la sua relazione con Montalbano suscita alcuni sospetti, tanto che Salvo, stuzzicato dal malizioso Mimì, inizia a capire che Livia gli racconta piccole bugie e facendogli pensare all’esistenza di un altro uomo. Livia rivela però di avere incontrato a Palermo un suo ex professore, che le ha fatto un’ambiziosa proposta di lavoro: dirigere uno studio di architettura a Toronto. Da una parte il giovane Salvo è sollevato dalla fedeltà di Livia ma la prospettiva di un trasferimento della donna in Canada si profila come un ostacolo quasi insuperabile per la loro relazione. Scoperto il cadavere della Bonocore, Montalbano risolve i due casi. Intanto Livia decide di restare in Italia, non vuole staccarsi da Salvo e questi, in un impulso davvero incontenibile, le chiede di sposarlo.
Salvo e Livia stanno per sposarsi e sono nel pieno dei preparativi. Hanno stabilito la data e, con un certo sconforto del promesso sposo, si accingono a iniziare il corso prematrimoniale con l’inflessibile Don Luigi. Anche in commissariato c’è un percettibile fermento per queste nozze imminenti: Catarella, si è pure messo a ricamare un vero e proprio corredo per l’adorato commissario e anche Mimì è felicissimo del matrimonio e non nasconde il suo desiderio di diventare il testimone di nozze. Durante una passeggiata in riva al mare, Salvo e Livia assistono casualmente all'incendio di un albergo in cui perde la vita uno dei clienti. Montalbano scopre che la matrice dell’incendio è quasi sicuramente dolosa. Si comincia a cercare quale possa essere il movente, e, una volta esclusa la possibilità di una faccenda di “pizzo”, il commissario capisce che quell’incendio era un attentato che aveva un obiettivo preciso. Indagando sui clienti presenti quella sera, molti indizi convergono verso un coinvolgimento che riguarda i contrasti e le mediazioni tra le famiglie mafiose dei Sinagra e dei Cuffaro ma, come spesso accade, l'indagine devia sempre più verso un movente più personale, che coinvolge chi quella sera dovesse occupare la stanza numero due dell'albergo incendiato. Durante le indagini i preparativi di nozze continuano e dopo la risoluzione del caso Livia riparte nuovamente per la Liguria con la prospettiva del suo trasferimento definitivo a Vigata.
Le nozze si avvicinano, i preparativi procedono e Salvo, in assenza di Livia e consigliato da Mimì, si accinge, con qualche insofferenza sullo stile da adottare, a comprare il vestito da cerimonia. Montalbano intanto si trova ad affrontare il caso di Matteo Cosentino, il proprietario di alcuni pescherecci, perché a bordo di uno di questi, il motorista Franco Arnone, è morto per un colpo di pistola partito accidentalmente da un altro marinato, Tano. Ma l’ipotesi dell’incidente non sembra convincente e l’indagine si sposta sui rapporti fra Tano e la sua bella moglie Michela, e soprattutto presto emergono aspetti assai poco trasparenti circa Cosentino e gli affari dei suoi pescherecci. Salvo nel frattempo ha a che fare anche con un altro problema: il giovane ispettore Fazio è stranamente scontroso, sfuggente e addirittura un po’ assenteista. È Carmine, il padre, a chiarire che Giuseppe è innamorato di una ragazza, Anita Lodato, che sta vivendo un vero e proprio incubo insieme alla sua famiglia, un tempo fidanzata con un giovane, Antonio Barreca, scoprendo poi che era un killer di mafia solo quando si era reso latitante. Da allora lei non ha voluto più avere nulla a che fare con lui, ma Barreca insiste e minaccia in vari modi la famiglia della ragazza. Nel frattempo Livia è tornata a Vigata, intenzionata a festeggiare l’anniversario del fidanzamento, tanto da trascinarlo, suo malgrado, a una festa mascherata nei pressi di Vigata, per martedì grasso. Alla festa però Montalbano riconosce il latitante Barreca, lo affronta e lo uccide, mettendo a rischio la sua vita. L’avere assistito alla scena provoca in Livia una profonda crisi. La giovane capisce che la paura e il pericolo saranno un tormento costante nella loro vita futura. Sconvolta chiede a Salvo un po’ di tempo per pensare. Il matrimonio viene sospeso e lei riparte.
Sono passati ormai tre mesi da quando il Commissario Salvo Montalbano e Livia hanno preso la decisione di prendersi una pausa di riflessione e, da quel giorno, i due non si sono più sentiti. Salvo, essendo molto malinconico, riesce a distrarsi unicamente con il lavoro e, fortunatamente, il primo caso di cui si deve occupare gli risulta da subito molto interessante: si tratta del furto di 60 cassette di sicurezza presso la Banca Agricola. Da subito al Commissario molte cose non quadrano e, per questo motivo, decide di rivolgersi a Stella, giovane direttrice della Banca Popolare di Montelusa e già conosciuta in una precedente indagine. Grazie al suo aiuto, Montalbano, scopre che in realtà la Banca Agricola non è altro che il forziere privato della famiglia Sinagra, storica rivale della famiglia Cuffaro. Ma, per il Commissario, i casi da risolvere non sono finiti: Salvo, infatti, dovrà occuparsi anche dell’omicidio di un anziano medico in pensione, Corrado Militello. Riuscirà il giovane Montalbano a risolvere il caso e a trovare il colpevole?
Il Commissario Montalbano è sereno per aver recuperato il suo rapporto con Livia e, a tal proposito, decide di chiedere al questore Alabiso di essere trasferito a Genova per poter da una parte star vicino alla sua fidanzata e dall’altra per ‘tagliare il cordone ombelicale’ con la sua terra. In attesa che la pratica di trasferimento sia ultimata, Montalbano deve occuparsi di nuovi casi: prima della scomparsa di Pamela, giovane barista dalla vita libertina, e poi di alcuni furti. Infatti, a Vigata, da un po’ di tempo a questa parte, c’è qualcuno che si introduce nelle abitazioni per rubare solo poche decine di migliaia di lire. Questo ladro pare essere un anziano signore che si sposta a bordo della sua bicicletta… Riuscirà il giovane Montalbano a risolvere il caso e a trovare il colpevole?
Mentre Livia è ormai arrivata a Vigata, pronta per preparare il suo trasloco a Genova, il Commissario Montalbano deve occuparsi di un nuovo caso: la morte apparentemente accidentale di Annarosa, una bellissima e giovane ragazza. Il Commissario prende molto a cuore questa indagine forse perché la sua precedente convinzione nel trasferirsi lontano dalla sua Sicilia, ora, comincia a vacillare… Il tempo per i ripensamenti, però, non c’è e, risolto il caso di omicidio, Montalbano è pronto per raggiungere la sua Livia. Ma in quel pomeriggio di Maggio dell’anno 1992, lo stesso pomeriggio della partenza del Commissario, accade qualcosa di grave sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci, località vicina a Palermo. Montalbano torna in quello che è ormai il suo vecchio ufficio e decide di chiamare Livia: non può più partire, non ora che la sua terra è stata colpita così duramente
Michele Riondino torna a vestire i panni del giovane Montalbano nella seconda stagione della serie di film per la tv tratti dai racconti del Maestro Andrea Camilleri, in onda da lunedì 14 settembre in prima serata su Rai1. Ai microfoni di Rai.tv, l'attore spiega perchè interpretare questo personaggio è un privilegio e racconta gli straordinari incontri con Camilleri.
Intervista all'attore Alessio Vassallo, che anche nella seconda stagione della serie "Il giovane Montalbano" è Mimì Augello, il vice del commissario Montalbano.
L'attrice Sarah Felberbaum torna a vestire i panni di Livia, la fidanzata di Montalbano, nella seconda stagione della serie di film per la tv tratti dai racconti del Maestro Andrea Camilleri. Ai microfoni di Rai.tv, l'attrice racconta la complessità e la bellezza del suo personaggio.
Beniamimo Marcone torna a interpretare 'il piccolo ispettore' Fazio nella seconda stagione della serie "Il giovane Montalbano".
